Non capita spesso di accompagnare la committenza durante la ricerca della nuova casa, ma ritengo che questa sia un’opportunità perché il tempo trascorso insieme mi consente di ascoltare le esigenze, i desideri, e discutere sullo stile e le scelte da sposare, e con loro tutto ciò si è svolto in un clima di leggerezza e di eccitazione. Lo stile: questo era il rebus da risolvere ed allo stesso tempo la scommessa che ho accettato da subito.

Il primo obbiettivo è stato riuscire a trovare una linea stilistica apprezzabile da entrambi i coniugi, apparentemente molto lontani da questo punto di vista: Lei molto incline alle forme classiche, mentre lui legato alle linee pulite, geometriche, ed arredo minimale.

Il progetto architettonico è stato quindi lo strumento per ordinare tutti gli input. Dal punto distributivo ci siamo subito intesi ed è stata immediatamente condivisa la proposta di valorizzare la spazialità della zona living, optando per una cucina open. Inoltre, la scelta di posizionare la zona pranzo in prossimità dell’ingresso è stata un’intuizione vincente che ha permesso di dare più respiro a tutta la zona giorno. La percezione di grande spazialità si sente non appena si entra nell’appartamento: ci si orienta quasi naturalmente verso l’asse visivo che dall’ingresso traguarda la zona pranzo e la zona divani, attraverso una divisione vetrata, fino a raggiungere il terrazzo ed il verde del parco della floridiana.